5° Concorso Nazionale dolci e convegno CastagnoOra tenutisi ad Arcidosso dal 18 al 21 novembre 2010.
AD ARCIDOSSO IL 5° CONCORSO GASTRONOMICO NAZIONALE SUL CASTAGNO
Tre giorni dedicati al prodotto principe dell’Amiata, un evento organizzato dalla Associazione per la Valorizzazione della Castagna del Monte Amiata IGP con il presidente Lorenzo Fazzi, la Comunità Montana con il presidente Franco Ulivieri e l’assessore alle attività produttive Giulio Mazzarelli. Da Castione Brentonico (Tn) 2006 passando da Marradi (Fi) 2007, Castel Nuovo Garfagnana 2008 e da Cuneo 2009 fino ad Arcidosso 2010, è stato questo il passaggio del grande concorso gastronomico che da cinque anni gira per l’Italia per valorizzare le caratteristiche organolettiche e culinarie di un prodotto di cui l’Amiata è una delle principali produttrici in Toscana. Il “pan di legno”, come veniva chiamato quando nei secoli passati nutriva la popolazione della montagna associato al “vin di nuvoli”, l’acqua delle ricche sorgenti, nelle tre giornate a lui dedicate dal 18 al 20 novembre scorso è stato presentato con 112 dolci messi a concorso, istituito per la prima volta come selezione europea. Anche i vicini d’oltralpe hanno partecipato alla kermesse con il presidente de l’Union Castanéicole Alpes Provence Raymond Gibert e l’assessore al Comune di Isola Village Edmond Clary, insieme ad esperti, produttori e membri di varie Associazioni italiane di Trento, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Campania, Calabria, Lazio. Ma non solo i dolci sono stati gli attori delle tre giornate. A corollario del concorso, infatti, si è svolto un impegnativo convegno con la partecipazione anche di rappresentanti istituzionali di alto livello: Ministero delle Politiche Agricole, deputati, assessori e funzionari regionali e provinciali, senza contare i rappresentanti delle amministrazioni amiatine. Per giudicare il gran numero dei dolci, 112 in tutto, la Commissione ha faticato non poco e alle 19 di sabato 20 novembre, come da programma, è uscito il verdetto e la premiazione.
La parte dedicata al convegno, poi, ha mostrato quali potrebbero essere le opportunità e la ricchezza nutrizionale della castagna, con tematiche affrontate nella giornata di venerdì 19 novembre dedicata al “Trasferimento Scientifico”: Aspetti Fitosanitari (soprattutto la lotta al cinipide) – Potature e Biomasse nella mattinata, Paesaggio e Biodiversità - Beni Intangibili nel pomeriggio. La castagna, dunque, non finisce mai di stupire. Si potrebbe sostituire questo slogan al desueto “pan di legno”. E’ quanto emerge nella seconda giornata di dibattiti sabato 20 novembre. Prendendo spunto dal recente riconoscimento della dieta mediterranea come “Patrimonio dell’Umanità”, infatti, si pone in primo piano anche il prodotto castagna e suoi derivati, quali in primo piano la farina. E’ universalmente riconosciuto il valore nutrizionale e salutistico della castagna, il cui consumo giornaliero, è stato sostenuto, ha un’ importante azione preventiva verso patologie come l’osteopenia, l’osteoporosi, disturbi gastrointestinali e, in qualche modo, verso il colesterolo, contenendo grassi non saturi che sono alla base del disturbo metabolico. Di aiuto anche nella dieta in gravidanza come prodotto associato a noci e cioccolato!. Come ha ricordato la professoressa Elisabetta Meacci del Dipartimento di Scienze Biochimiche dell’Università di Firenze che ha messo a punto il Progetto Farmus, “l’alimento farina di castagne è cibo funzionale, in grado di esercitare effetti fisiologici salutari importanti”. Nella ricerca sono state valutate le proprietà della farina di prevenire la degenerazione delle cellule muscolari scheletriche (atrofia, perdita di massa muscolare). “L’uso della farina di castagne e marroni o dei principi attivi da essa ottenuti – dunque – potrebbe rappresentare un aiuto importante nella prevenzione di malattie croniche a lunga degenza”. Ma non solo. La castagna, frutto senza glutine, è adatto ai soggetti affetti da celiachia e qui viene lanciato un appello anche ai pasticceri perché introducano una linea di prodotti interamente con farina di castagne.
Nella giornata di chiusura, sabato 20, gli interventi si sono concentrati sulle “Politiche e strategie sul castagno – I punti di vista regionale, nazionale ed europeo”. La presentazione del Piano Strategico Nazionale sul Castagno fatta dal dottor Alberto Manzo del Ministero delle Politiche Agricole ha fatto da apripista ad altri illustri relatori quali l’onorevole Luca Sani della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, gli assessori regionali Gianni Salvatori (Agricoltura) e Annarita Bramerini (Ambiente), l’assessore provinciale allo Sviluppo Rurale Enzo Rossi e il segretario di Qualivita Mauro Rosati.
Il Convegno era aperto a tutti, proprietari, studenti, produttori, tecnici, popolazione, così come la interessante mostra al piano terra del Castello realizzata dal professor Elvio Bellini presidente del Centro di Studio e Documentazione sul castagno di Marradi. Una mostra davvero unica nel suo genere, che ha presentato uno spaccato più che esauriente del mondo del castagno e dei prodotti trasformati. Settantquattro pannelli per illustrare la castagna in tutti gli aspetti e poi tanti prodotti esposti, come i marron glacés, torrone morbido alle castagne, yogurt di castagne, vecchiarelle al cacao, cioccolatini di castagne, cantucci o la polendina di Corsini Biscotti di Castel del Piano. “Una grande opportunità”, è stato detto a più riprese, “quella di investire sulla trasformazione in loco della castagna e suoi derivati”. La presenza delle scuole, l’Istituto Agrario di Grosseto e la Scuola Senza Zaino di Seggiano, e i numerosi cittadini hanno dimostrato che davvero il castagno rappresenta ancora una grande opportunità, soprattutto per il futuro delle giovani generazioni.
è disponibile la classifica dei vincitori del concorso.